

Da cava a oasi naturale
La vecchia cava di Musital oggi non è più una cava, ma un territorio che segue le proprie leggi naturali: specie rare di fiori e insetti come le farfalle vi si insediano spontaneamnete, trovando nuovi spazi vitali, mentre gli uccelli nidificano e gli anfibi popolano il grande stagno. Per permettere alla natura di riconquistare il territorio in pochi anni, è stato necessario l'i ntervento dell'uomo, attuato con attenzione, competenza e grande impegno.
Cambiamento costante
I lavori di escavazione sono terminati, ma l'aspetto della cava è destinato a cambiare continuamente in futuro. Le pareti ripide sono soggette ad erosione più o meno lenta, a seconda delle caratteristiche della roccia. Il materiale di erosione si accumula sul fondo della cava. Le aree utilizzate dall'uomo, quali terre magre di riporto o boschi di riforestazione tipici di superfici naturali, conferiscono al processo ulteriore tensione e dinamica.
Bilancio delle superfici di sfruttamento (ca. in ha) | Prima dell'estrazione | "Concept Sistemazione definitiva" 1998 |
Bosco, incluso quello del Musitalbach | 27.15 | 17.80 |
Terreni agricoli (per coltivazioni) | 2.60 | 1.00 |
Agricoltura (pascolo estensivo, compreso prato magro e prato secco) | 1.75 | 2.85 |
Vegetazione ruderale e pioniera | - | 8.30 |
Vasca di decantazione con funzione di biotopo | - | 0.70 |
Siepi | - | 0.25 |
Area di pertinenza dell'azienda intorno al garage della cava | - | 0.25 |
Superficie totale | 31.5 | 31.5 |